Volkswagen JokerMi trovo qui in un furgoncino, sola soletta, e l’eco che sento dentro di me è: “Che bello! Va tutto bene! Tutto torna! Sono felice!”.

Basta proprio poco per essere felici.

Tornata dall’America, dopo tre mesi nei campi a stretto contatto con la natura e le piante, dopo aver incontrato e conosciuto spiriti affini e aver affrontato ostacoli che mi si son presentati, ero agitata, spaventata da cosa il mio futuro da erborista interessata a miriadi di altre cose potesse offrirmi. Ho passato un mese in cui i sentimenti principali erano di confusione, inadeguatezza, e sottovalutando le mie potenzialità.

Nel frattempo qualcosa nell’universo si deve essere mosso, perchè mi sono capitate una serie di cose che ritengo “piccoli miracoli de noi artri”: innanzi tutto con i miei amici di teatro (Teatro Cantiere) stiamo cercando di realizzare vari progetti e piano piano ci stiamo riuscendo grazie al sostegno dei pilastri del gruppo, cosa che mi dà molta forza! In secondo luogo un sogno che mi porto dietro da anni (avere un furgoncino) si è realizzato almeno durante questo mese in cui mi trovo a Pisa insieme ai miei compagni di Teatro, grazie al buon cuore di un amico caro. Terzo sono in uno stato emotivo positivo alimentato da questi piccoli miracoli, ma soprattutto dalla mia volontà di stare bene.

L’altro ieri sera camminavo saltellando di felicità mentre andavo a lavorare con i compagni di Teatro e due ragazzi che senbravan due angeli mi si avvicinano chiedendomi:”Possiami farti una domanda?” Ed io che ero già di fretta rispondo “son di fretta però sí!e mi mostrano una lavagnetta dove c’era scritto:Sei felice? Sí II; No 0 Ed io ho risposto tutta entusiasmTa:”Sí!Sí!!!”  Ed ho sentito che la mia intuizione di fermarmi era esatta. Infatti ci siamo confrontati su credenze e spiritualità e vari argomenti, e questo confronto mi ha fatto sentire viva.

Durante questo periodo  sento sempre più fremere la mia volontà di apertura a 360 gradi, sia per ciò che riguarda i miei interessi che dell’energia delle persone che incontro e con cui interagisco e delle situazioni che mi si presentano. Voglio ascoltare pienamente quello che mi viene comunicato a livelli profondi, comunicazione con un linguaggio quasi impercettibile.

Voglio prendere il meglio delle cose e dare il mio meglio per realizzare le cose in cui credo.

Non esiste un giusto o uno sbagliato, esiste solo ciò che mi dice il cuore immediatamete in quell’istante. Qui entra in gioco un ulteriore concetto che sta alla base del lavoro con il Teatro che stiamo portando avanti come gruppo: quello del Qui e ora. Riflettevamo alcuni giorni fa proprio su questo e ci siamo resi conto che questo è il fulcro della meditazione: dunque essere in grado di sfruttare , o meglio cavalcare ogni cosa o situazione che ci si presenta significa meditare ed essere in grado di prendere sempre la dicisione giusta e non avere ripensamenti sul passato. Questo perchè in ogni attimo siè già proiettati in quello successivo che può essere la chiave corretta per dare un senso all’attimo precedente.

Tornando a noi: sono in un furgoncino senza le comodità di tutti i giorni, ma con la solidarietà di tutte le persone che incontro e dei miei amici, e sto bene, non chiedo altro che svegliarmi e uscire da Brigitte (il nome che si è meritato il furgoncino), fare Yoga sul prato baciata dal sole, mangiare cibo crudo, “parlare” con le piante, collaborare con gli amici e le persone che amo, essere nomade…

Sono davvero fortunata ad avere tutto questo.

il segreto è : Ascolta te stesso, ed apri il tuo occhio sugli altri, non bloccare l’energia, lasciala fluire, scorrere dentro e fuori di te.

 

Love yourself!