Cari lettori!

Eccoci di nuovo in pista, e questa volta per augurarvi un buon inizio di primavera intestinale 🙂

Ebbene sì, l’argomento di oggi sono i crauti, ovvero: come prepararli e come ci possono aiutare. Probabilmente molti di voi avranno avuto modo di assaggiarli durante qualche viaggio fuori porta in Paesi dove si parla il tedesco o lingue strettamente affini a questa. E’ proprio da lì che viene il termine Crauti: “Kraut” in tedesco significa erba e “Sauerkraut” erba acida vale a dire erba fermentata.

Ma perchè fare fermentare dell’erba? Ok ok… eravamo d’accordo sul mangiare il cavolo cappuccio crudo perchè mantiene le sue proprietà vitaminiche e minerali, ma adesso addirittura fermentarlo?!? Eggià! 🙂

Cerchiamo di capire perchè sia buona abitudine mangiare cibi fermentati. E’ noto che le verdure crude sono molto più ricche di nutrienti, poichè durante la cottura l’innalzamento della temperatura provoca la disattivazione di enzimi, vitamine e la perdita di sali minerali nell’acqua di cottura ad esempio. Tuttavia, paragonando l’assimilazione da parte dell’organismo di nutrienti provenienti da cibi crudi  e cibi fermentati, accade spesso che i secondi sono in grado di fornire più alta biodisponibilità. Questo accade a causa del fatto che quando ingeriamo un alimento questo viene “aggredito” dai succhi gastrici acidi (pH 3) secreti dal nostro stomaco, dunque molti degli enzimi che ci aiuterebbero nella digestione dei cibi non riescono a “sopravvivere”.

Fortunatamente, come divulgato dal Dr Gabriel Cousens, medico omeopata e scrittore statunitense che sostiene la dieta crudista, durante la prima ora di digestione gli enzimi contenuti in un alimento sono in grado di lavorare poichè il pH 5 dello stomaco tollera ancora la vita e consente di digerire ed assimilare amminoacidi molto più che in un alimento sottoposto ad alte temperature durante la cottura.

Ritorniamo alla fermentazione: questa tecnica usata in cucina, così come l’ammollo e la germinazione, permettono agli enzimi di lavorare (anche per noi) ancora prima di mangiare il cibo in cui sono contenuti, favorendo la nostra digestione nel momento in cui lo andremo a fare.

Dunque: perchè rifiutare una simile cortesia!?! 😛

Ecco qui la ricetta:

  • 1,25 kg cavolo cappuccio verde e/o rosso affettato a striscioline quanto più sottili
  • 25 g (circa un cucchiaio e mezzo) di sale fino (io ho usato qquello rosa dell’Himalaya)
  • 2 cucchiai di bacche di ginepro
  • 2 foglie di alloro

Tutto ciò che bisogna fare è mettere gli ingredienti in una ciotola ed aspettare circa una mezz’ora affinchè il sale agisca sul cavolo facendogli perdere la sua acqua. A questo punto riempire dei barattoli di vetro fino all’orlo con il contenuto della ciotola e pressare la verdura quanto più possibile per fare in modo che venga sommersa dalla stessa acqua che ha perso. Bisogna impegnarsi a far restare il tutto sotto l’acqua poichè la fermentazione in questione avviene senza ossigeno. I pezzi che dovessero sporgere dall’acqua sono a rischio di ammuffimenti… e se questo accade….NIENTE PAURA! Basterà togliere i pezzi ammuffiti e non abbiate timore, il resto non sarà contaminato poichè la concentrazione del sale glie lo impedisce. Quindi, una volta riempiti i barattoli fino all’orlo, potete appoggiare il coperchio sopra, senza avvitarlo, in modo tale da consentire a eventuale fluido di fuoriuscire durante la fermentazione. A questo proposito vi consiglio di appoggiare il barattolo all’interno di un contenitore più grande per non disperdere questo liquido. Mettete un peso sopra al coperchio

La fermentazione avverrà in 21 giorni ed i barattoli, perchè avvenga la fermentazione con successo devono essere tenuti in luogo dove la temperatura sia tra i 18° ed i 24° C, al riparo dalla luce e dove possa circolare aria.

Al termine dei 21 giorni potete assaggiare i crauti e decidere di prolungare per altri 3 giorni nel caso vi sembrassero troppo salati. Quando pronti vi basterà metterli in un barattolo a chiusura ermetica in frigorifero per rallentare la fermentazione: in questo modo potranno durarvi fino a sei mesi!

Come vedrete nella foto purtroppo io avevo fatto male i conti 😛 e non son riuscita a riempire il barattolo fino all’orlo, e siccome era già la seconda volta che li travasavo ed era una delle mie solite imprese notturne che stavo compiendo alle due a.m. ho ideato un “accrocchio” che potesse diminuire lo spazio restante nel barattolo, inserendo un bicchiere in vetro che pressasse le verdure sotto l’acqua. Ragazzi non fate come me! Heheheeh: intendo dire fatelo di giorno e piuttosto usate barattoli piccoli che riempirete fino all’orlo.

Vi saprò dire il risultato 😀

Fatelo anche voi!

E’ divertente! E…gustosoooo! 😉

I miei crautiii!!!
I miei crautiii!!!